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Enzo Coccia, pizzajuolo da tre generazioni, è artefice della svolta che ha elevato la pizza napoletana da piatto povero al livello delle preparazioni più complesse ed elaborate dei grandi chef. Iniziatore di quella che è diventata una vera e propria tendenza, ha attirato l’attenzione dei media nazionali e internazionali, dalla Rai alla BBC, dalla CBN alla MBC, come di giornali a tiratura mondiale, dal New York Times al Daily Telegraph, dal Wall Street Journal a Le Monde. Nell’abbandonare la vecchia idea di un mestiere basato su una serie di azioni meccaniche e ripetute, per capirne a fondo il perché, si è orientato allo studio e alla comprensione scientifica di tutti gli elementi connessi alla sua attività. La puntuale ricerca di ingredienti d’eccellenza e l’accuratezza nel manipolarli e nel combinarli hanno fatto sì che La Notizia, oltre a essere segnalata dalle più autorevoli guide enogastronomiche, fosse la prima pizzeria d’Italia a fregiarsi nel 2010 della forchetta Michelin. Fermo difensore della formazione, nel 2001 ha fondato Pizza Consulting, per divulgare questa difficile arte ovunque nel mondo. È stato docente anche in progetti di educazione alimentare a Città del Gusto-Gambero Rosso e in laboratori organizzati con l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Tra coloro che hanno partecipato al processo di certificazione della pizza napoletana con il marchio STG, è sempre presente ai più importanti eventi legati al mondo della ristorazione programmati sul territorio italiano ed estero. Molto attento ai temi del sociale, oltre agli impegni con la casa circondariale femminile di Pozzuoli e con il Museo di Capodimonte, è attualmente impegnato con Prisma Lab dell’Università degli Studi di Napoli Federico II per la realizzazione di un robot pizzaiolo, di cui i movimenti e la sensibilità tattile avranno successivamente applicazione in campo medico-chirurgico.

Enzo Coccia, a third-generation pizzaiolo, creator of the turn that elevated the Neapolitan pizza from being a poor dish to the “prestige” usually linked to more complex and elaborate creations of the great chefs. Initiator of what has become a real trend, he attracted the attention of national and international media, from Rai to BBC, from CBN to MBC, as well as of international newspapers, from New York Times to Daily Telegraph, Wall Street Journal and Le Monde. Abandoning the old idea of a profession based on a set of mechanical and repeated actions, in order to fully understand the reasons behind it, he decided to study and understand from a scientific point of view the many aspects of his job. The prompt research of excellent ingredients and the accuracy in manipulating and combining them led La Notizia to be recommended by the most influential gourmet guides and, above all, to be, in 2010, the first Michelin fork-awarded pizzeria in Italy. Firm supporter of education, in 2001 he founded Pizza Consulting to make this difficult art known anywhere in the world. He also took part in some nutrition education projects at Città del Gusto-Gambero Rosso and in some workshops arranged by the University of Gastronomic Sciences of Pollenzo and the University Suor Orsola Benincasa of Napoli. Among those who participated in the process for granting the Traditional Specialty Guaranteed status to the Neapolitan pizza, he always joins the most important events related to foodboth in Italy and abroad. Often on the front line of social issues, besides the commitments with the female prison of Pozzuoli and with the Museum of Capodimonte, he is currently working with Prisma Lab of University Federico II of Napoli to realize a pizzaiolo robot whose movements and tactile sensitivity will later find application in the medical surgical field.


La Pizza Napoletana 0x250 The Neapolitan Pizza 0x250

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