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Corrado Buondonno nasce a Nocera Inferiore il 20 settembre 1928.
Laureatosi in Chimica, subito viene chiamato presso la Facoltà di Agraria di Portici, Università di Napoli Federico II, dove intraprende la sua carriera di docente e ricercatore come Assistente di Chimica Generale ed Inorganica con Applicazioni di Analitica presso l’Istituto di Chimica Agraria. Avvia una lunga quanto fruttuosa collaborazione con l’Istituto di Mineralogia e Geologia della stessa Facoltà, dove, sotto la prestigiosa guida del grande petrografo e mineralogista Antonio Parascandola, acquisisce ampie e specifiche competenze su struttura e proprietà di rocce e minerali, sviluppando padronanza di metodi e tecniche assolutamente innovativi per l’epoca, quali l’analisi termico-differenziale, la diffrattometria a raggi X, la microscopia elettronica a scansione. Grazie al suo impegno e rigore di ricercatore, ottiene premi di operosità scientifica e borse di studio, fino al conseguimento della Libera Docenza in Chimica Agraria.
Le costanti interazioni con gli altri settori disciplinari presenti nella Facoltà di Agraria, in particolare con l’Agronomia e l’Idraulica, unitamente al coacervo delle robuste conoscenze ed esperienze sviluppate in discipline differenti, ma per molti versi affini, fanno maturare in Corrado l’appassionato interesse per la Scienza del Suolo e, segnatamente, per la Pedologia. Con il conseguimento dell’Associatura e, poi, dell’Ordinariato in Pedologia, Corrado fonda di fatto una delle prime scuole di Pedologia in Italia, certamente la prima nel Meridione peninsulare, aprendo nuovi stimolanti orizzonti sia nella ricerca di base che in quella applicata. Diffonde la Classificazione dei suoli secondo la Soil Taxonomy, nonché i criteri di Cartografia dei Suoli, di Land Evaluation e di Land Suitability. Analizza le relazioni tra mineralogia delle argille, presenza di materiali amorfi e genesi e proprietà dei suoli delle regioni meridionali peninsulari, caratterizza tanto gli ambienti vulcanici, individuando e classificando gli Andisols in Campania, quanto le pianure alluvionali, investigando sulla salinità e sull’idromorfismo. In tutti gli studi, interpreta in chiave pedologica gli aspetti relativi alla stabilità dei suoli ed alla loro corretta gestione e conservazione in funzione del potenziale agronomico. Con acuta pioneristica lungimiranza apre il dibattito, oggi attualissimo, sull’inquadramento tassonomico dei suoli antropogenici, tra i quali quelli di colmata e di bonifica, quelli dei distretti industriali e delle aree di discarica, e propone l’introduzione di nuovi elementi formativi per la loro classificazione.
Caratterizza i suoli dei più importanti bacini idrografici del Meridione, apportando contributi determinanti alla razionalizzazione dei piani irrigui, analizza le problematiche della vulnerabilità dei suoli e degli acquiferi in relazione alle agrotecniche, e conduce sperimentazioni di Pedologia Ambientale ante litteram sulle interazioni suolo/idrocarburi del petrolio in funzione delle differenti caratteristiche pedologiche.
Entusiasta ed instancabile divulgatore della Pedologia, costituisce la Sezione di Pedologia presso il Dipartimento di Scienze Chimico Agrarie della “Federico II” e, in qualità di Componente del Comitato Ordinatore, della Facoltà di Scienze Ambientali, introduce la Pedologia presso la Seconda Università degli Studi di Napoli, Polo Scientifico di Caserta. Si attivano così i primi Corsi in Italia di Geopedologia e di Pedologia Applicata presso una Facoltà di Scienze Ambientali, la prima in Italia, favorendo l’insediamento e lo sviluppo di un’altra sede campana della Pedologia. Contribuisce quindi, come socio fondatore, alla costituzione della Società Italiana di Pedologia.
L’attività didattica di Corrado è costante e intensa: presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’Università della Basilicata, la Seconda Università di Napoli, Istituti pubblici, Enti di Formazione. Ovunque si afferma come docente di indiscusso carisma, in grado di tenere viva l’attenzione degli studenti, entusiasmandoli con argomentazioni tanto rigorose quanto affascinanti, spesso accolte da spontanei applausi. Convinto che la formazione degli allievi sia dovere istituzionale rilevante, se non preminente, sa trasferire nell’insegnamento l’esperienza sperimentale ed i risultati di ricerche originali, sia proprie che altrui, coinvolgendo direttamente gli studenti in tutte le fasi del procedimento di elaborazione della classificazione dei suoli, dagli studi documentali preliminari ai rilevamenti di campo fino alla costruzione della cartografia. Persegue quindi il duplice obiettivo di rendere il futuro Agronomo consapevole della complessità dei sistemi pedologici, e di fornirgli strumenti idonei per la corretta gestione e conservazione della risorsa agro-pedologica.
Promuove e coordina il Dottorato di Ricerca in Pedologia Applicata, e ricopre cariche di responsabilità in numerosi organi istituzionali sia accademici che presso pubbliche Amministrazioni.
Il compimento giuridico della carriera di docente non interrompe quella di scienziato. L’innato istinto di ricercatore, la profonda conoscenza della materia, l’approccio pluridisciplinare e la capacità di sintesi, che ancora oggi riverberano nei lavori dei suoi allievi, non si estinguono, ma continuano ad articolarsi e ad esprimersi in numerosi nuovi contributi al progresso del sapere scientifico. I suoi ultimi impegni si concretizzano nel coordinamento del Piano di Sviluppo Territoriale dei diciotto Comuni dell’Agro Caleno, e nella composizione dell’imponente memoria sulla Storia Eruttiva del Vesuvio, redatta su testi inediti di Giovanbattista Alfano e Antonio Parascandola.
Il 27 agosto del 2015 è vinto da un male inesorabile, subdolamente annidatosi nei suoi polmoni durante le lunghe ore di lavoro al banco chimico.
Sono trascorsi più di trenta anni da quando Corrado Buondonno decise che la Pedologia potesse e dovesse avere la dignità che le spetta come scienza autonoma ed essenziale nel contesto delle discipline agrarie presso la Facoltà di Agraria della Federico II in Portici, e, successivamente nell’ambito di quelle ambientali presso la Seconda Università nel Polo Scientifico di Caserta. La vitalità delle sedi della Pedologia in Campania da lui fondate testimoniano la validità del suo pensiero ed il successo della sua iniziativa. Maestro autorevole, ma mai autoritario e soverchiante, Corrado consegna il suo patrimonio di conoscenze alle nuove leve. A queste ultime il compito di proseguire e ampliare l’opera.
Resta fermo e limpido il ricordo dell’uomo socievole ed aperto, incline alle sempre garbate facezia ed ironia, ma nel contempo riservato, talvolta schivo, che, con la genuina modestia propria degli spiriti liberi e delle menti superiori, rifugge la rivalità e l’esibizione.
L’intelligenza, la vasta cultura scientifica ed umanistica, l’arguzia, l’affabilità, congiuntamente alla schiettezza ed allo spirito combattivo, caratterizzano tutta la storia universitaria e sociale di Corrado Buondonno, imprimendo in chi lo ha conosciuto indelebili sentimenti di ammirazione, di stima, di gratitudine e di affetto per l’instancabile impegno profuso nella trasmissione della dottrina del suolo e nell’affermazione della Pedologia in Italia.

Andrea Buondonno


Il Vesuvio e le sue eruzioni

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